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Manifesto delle attività formative

Il programma accompagna i dottorandi in un percorso di professionalizzazione alla ricerca.
Prevede un insieme stabile di attività formative gestite direttamente dal Dottorato, a cui si affiancano le attività formative della Scuola in Scienze Umane e Sociali e delle Scuole di Dottorato d'Ateneo. Le attività sono comunque aperte a tutti i dottorandi.

ll programma di dottorato si basa sull'integrazione tra attività didattiche, studio individuale di approfondimento e attività di ricerca. Le attività didattiche frontali hanno l'obiettivo di formare i dottorandi su competenze di base comuni quali strategie comunicative in ambito scientifico, principali modelli teorici per la Psicologia, l'Antropologia e le Scienze Pedagogiche, la conoscenza delle metodologie di ricerca e delle principali tecniche di analisi dei dati a livello qualitativo e quantitativo. Queste conoscenze saranno integrate dallo studio individuale da parte del dottorando rispetto allo specifico campo di indagine, in accordo con il proprio tutor. Tali conoscenze saranno inoltre, approfondite mediante la discussione di articoli scientifici specialistici con il corpo docente e con gli altri studenti. Dopo il consolidamento delle abilità di base, l'attività principale svolta dai dottorandi è la ricerca scientifica nell'ambito delle Scienze Psicologiche, Antropologiche e Pedagogiche che abbia carattere di innovatività e originalità.

La creditizzazione delle attività formative risponde a diversi obiettivi:

  • assicurare  un  impegno formativo  omogeneo  ai dottorandi  dei diversi Orientamenti del Dottorato  in coerenza con il quadro nazionale e internazionale;
  • realizzare una migliore programmazione delle attività formative.

  1.  Il Dottorato di Ricerca di durata triennale si consegue avendo acquisito 180 crediti complessivi (60 in media per anno) e avendo un articolo a primo nome formalmente accettato su rivista scientifica con referee appartenente all'elenco di riviste ANVUR di classe A per i settori non bibliometrici (Area 10 e 11, Scienze dell'Educazione e Scienze Antropologiche) e appartenente all'elenco di riviste indicizzate su Scopus, o ISI o Scimago per i settori bibliometrici (Psicologia).
  2. I crediti possono essere di due tipi: crediti di formazione teorica (lezioni, seminari ecc.) e crediti di formazione pratica alla ricerca (attività di ricerca svolta sotto la supervisione del tutor, pubblicazione dei risultati della ricerca, partecipazione attiva e/o organizzazione di convegni, congressi e seminari, ecc.).
  3. I crediti di formazione teorica possono essere acquisiti tramite partecipazione a:
    1. incontri della Scuola, Conferenze a invito a studiosi esterni;
    2. lezioni;
    3. workshop condotti o supervisionati da docenti del Dottorato o esterni;
    4. attività di laboratorio;
    5. seminari, ossia incontri con studiosi operanti a livello nazionale e  internazionale per la presentazione delle loro attività di ricerca o per lo sviluppo di temi specifici;
    6. corsi esterni, tenuti presso altre Università italiane o straniere o presso Istituti di ricerca;
    7. scuole, nazionali o internazionali;
    8. partecipazione passiva a convegni, ossia senza presentazione di relazioni o poster.
  4. forrmazione teorica, 1 credito formativo si ritiene equivalente a 6 ore di lezione, seminario o corso (corrispondenti a una giornata di lavoro). Eventuali corsi on-line presso enti accreditati (associazioni scientifiche, enti di ricerca, università, …) devono essere approvati dal Collegio Docenti.
  5. Per la formazione pratica, 1 credito formativo corrisponde a 25 ore di attività (corrispondenti a circa tre giorni di lavoro).
  6. I crediti del dottorato non sono mutuabili da corsi di studio di livello inferiore (I e II livello). Qualora lo ritenga necessario, il tutor può richiedere al dottorando la frequenza di corsi attivati nell'ambito di Lauree di I o II livello. Tale attività non concorrerà all'acquisizione dei crediti necessari al raggiungimento del monte ore annuale.
  7. Per i cicli successivi all'entrata in vigore del Nuovo Regolamento (DM. 45/2013), si è operato a una diversa ripartizione delle attività incluse nel cfu rispetto ai cicli precedenti, tenendo conto del diverso impegno teorico e pratico che i dottorandi affrontano lungo il percorso formativo, i crediti formativi vengono così ripartiti nei tre anni:

Crediti Teorici

 

Attività Dottorato (voci a,b,c)

Altre Attività Dottorato, Attività Esterne e all'estero (voci d-e)

Totale

1° Anno

Minimo 4 CFU obbligatori

Da 8 a 14

Da 12 a 18

2° Anno

Minimo 3 CFU obbligatori

Da 1 a 5

Da 4 a 8

3° Anno

Minimo 2 CFU obbligatori

Da 1 a 2

Da 2 a 4

 

Crediti Pratici

 

Attività Dottorato (ricerca, pubblicazione etc)

Attività Esterne (partecipazione a convegni e seminari in cui si è relatori di poster o speaker, stage, ricerca sul campo)

Totale

1° Anno

 

 

Da 42 a 48

2° Anno

 

 

Da 52 a 56

3° Anno

 

 

Da 56 a 58

 

  1. Tenendo conto del diverso impegno teorico e pratico che i dottorandi affrontano lungo il percorso formativo, i crediti formativi sono compresi nella tabella
  2. La distribuzione delle attività sui tre anni è da ritenersi indicativa. Tuttavia, per quanto riguarda i crediti teorici, l'acquisizione di CFU attraverso la partecipazione ad attività interne al dottorato o alla scuola di dottorato, che rientrano nei punti a), b), c), come riportate in tabella e specificate nel piano didattico annuale, è obbligatoria. Inoltre, in relazione alla natura interdisciplinare del Dottorato, almeno il 10% dei CFU teorici acquisiti ogni anno deve derivare dalla frequentazione di attività relative a macro aree diverse da quella di appartenenza del dottorando.
  3. Le attività devono essere pianificate all'inizio dell'anno con il tutor. Per le missioni all'estero, è necessario presentare la richiesta d'autorizzazione a compiere la missione al Collegio Docenti almeno 30 giorni in anticipo.
  4. Il  tutor  risponde  del  percorso  formativo  individuale  ed è responsabile della verifica e del riconoscimento di eventuali  crediti acquisiti dal dottorando in  attività  formative interne o esterne alla Scuola, in Italia o all'estero. Inoltre è referente per la gestione dei percorsi di tesi in cotutela. I crediti riconosciuti dal tutor concorrono a raggiungimento del monte ore annuale.
  5. Almeno due volte all'anno, i dottorandi dovranno esporre al Collegio docenti del Dottorato il proprio lavoro di ricerca per implementare le competenze di comunicazione orale e scritta della propria attività di ricerca.
  6. Alla fine del programma, i dottorandi devono dimostrare di aver acquisito capacità critiche e valutative rispetto ai vari argomenti di ricerca trattati e affini, capacità comunicative dei risultati della ricerca e sapere utilizzare gli strumenti di indagine relativi alle Scienze Psicologiche Antropologiche e dell'Educazione. Nel corso dei tre anni, l'avanzamento del programma dello studente è valutato in diversi momenti. All'inizio del percorso, ogni studente è affidato ad un membro del collegio docenti o ad un membro esterno qualificato che svolge la funzione di tutor. Ogni quadrimestre il tutor provvede ad una valutazione sintetica del dottorando, in base alla partecipazione alle attività previste e al progresso nel lavoro. Ogni quadrimestre il coordinatore del Dottorato incontra il gruppo di studenti per un monitoraggio collettivo del percorso. Nel primo semestre del primo anno lo studente elabora una breve rassegna della letteratura ed un progetto di ricerca ("research paper"). La rassegna sarà presentata oralmente ai docenti del collegio con la presenza degli studenti dei tre anni e sarà valutata nelle peer review che forniranno indicazioni scritte al dottorando. A fine anno il Collegio Docenti, esaminata la relazione finale e la presentazione del lavoro da parte del dottorando, valuta l'ammissione all'anno successivo o all'esame finale, previo giudizio favorevole de tutor. Durante il secondo anno i dottorandi presentano oralmente al collegio docenti i risultati delle prime ricerche condotte, alla presenza degli studenti dei tre anni. Il collegio dei docenti esprime una valutazione rispetto al progetto presentato. Nel corso del terzo anno lo studente elabora e sottopone alla valutazione del tutor la prima bozza della tesi di dottorato.
  7. L'ammissione all'esame finale e avendo pubblicato un articolo a primo nome su rivista scientifica appartenente all'elenco di riviste indicizzate ISI e/o Scopus con impact factor per i settori bibliometrici (Psicologia). L'ammissione all'esame finale per il settore non bibliometrico (area 11-Scienze dell'educazione) richiede almeno uno dei seguenti requisiti:
    1. Pubblicazione di articolo su rivista scientifica, con referee, appartenente alle riviste Anvur di Fascia A, ad autore unico o con parte chiaramente attribuibile.
    2. Pubblicazione di una monografia.
    3. Pubblicazione di un saggio in opera collettanea (con parte chiaramente attribuibile). 
    4. Pubblicazione di un articolo su rivista scientifica.
    5. Relazione a convegni nazionali o internazionali, organizzati da società scientifiche, università o comunque da enti, centri studi con comitato scientifico e atti pubblicati con codice ISBN.
  8. Al di là delle tradizioni specifiche di ciascun Orientamento, si richiede nel lavoro di stesura di: evidenziare  chiaramente  il  contributo  del  dottorando,  qualora  il  lavoro  sia condotto all'interno di progetti di ricerca più ampi; presentare un'attività di ricerca originale; offrire un contributo innovativo rispetto all'area di ricerca.

Ultimo aggiornamento: 07/01/2019 10:47
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